Mi sono aggrappata a qualsiasi cosa

Mi sono aggrappata a qualsiasi cosa

pur di provare a me stessa che tutto ciò non mi ha spento

che la mia luce brilla ancora.

Anche se nessuno la vede, io la sento.

È questa la forza che nasce dai pugni che tengo stretti fino farmi male, fino a sanguinare.

La voglia che ho di vivere e di essere felice, di sorridere senza nascondere il dolore, i tormenti dei pensieri che mi svegliano all’improvviso nel buio della notte…

I dottori a volte non parlano, se non quando è strettamente necessario, perché loro ci sono nei momenti di emergenza, quando accade il tuo uragano, poi per il resto sono cazzi tuoi, la quotidianità riprende e non puoi fermarti, nemmeno se senti di non farcela.

Il mondo va avanti e di certo non aspetta te, non aspetta i tuoi pensieri, le tue decisioni sempre sospese, mai definitive, la tua intrinseca incertezza, le tue frasi che finiscono sempre con un punto di domanda…

“Sei coraggiosa!”

“Tanto tu sei forte!”, dicono.

Ma tu lo sai che a volte non si sa cosa dire, come incoraggiare, come dimostrare affetto.

Tu sei la prima ad avere la pelle d’oca quando un’amica o un amico ti aprono il loro mondo, resti là impalata e vorresti dire tutto quello che senti, ma hai paura di essere invadente, hai timore di rompere un equilibrio, di entrare nelle loro vite con prepotenza, quando invece vorresti con tutta te stessa sollevarli, farli stare meglio.

Trova la forza, cerca le energie nel tuo corpo e nella tua mente, ma non lasciarti andare, non sopravvivere, non nascondere tutto quello che crea dolore, perché la vera sofferenza è l’indifferenza, è l’anonimato, è fingere di essere come non si è.

La fragilità e la vulnerabilità a volte sono l’unico modo per essere davvero se stessi, per gettare la maschera e urlare al mondo che, in un modo o nell’altro, tu ci sei.

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